Finalmente dopo oltre due anni di rinvii, sentenze, ricorsi finalmente é arrivata la sentenza che tutti gli utenti aspettavano: quella del Tar a cui si erano rivolti tempo fa gli operatori telefonici come Fastweb, Vodafone e Wind – Tre e TIM.
Dopo questa sentenza che quindi dà definitivamente torto alle aziende telefoniche che hanno applicato una ingiusta fatturazione di 28 giorni facendo di fatto pagare agli utenti 13 mensilità invece delle solite 12, ora arriveranno finalmente i rimborsi.
Gli operatori dovranno così comunicare i rimborsi agli utenti che non hanno accettato le misure compensative, come bonus, regali, giga in omaggio.
Esulta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che aggiunge:
Ora le compagnie dovranno restituire i giorni illegittimamente erosi. I giorni di rimborso che ciascun operatore dovrà riconoscere in fattura ai propri utenti dovrà riguardare il periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione su base mensile, ossia i primi giorni di aprile 2018. Gli operatori dovranno posticipare la data di decorrenza della fattura per un numero di giorni pari a quelli erosi (eventualmente spalmati su più fatture).
In un certo senso, anche se con un certo ritardo, possiamo finalmente dire “giustizia é fatta” ma ora bisogna solo capire quando e come avverranno questi rimborsi che dovrebbero aggirarsi sui 30-50 euro mensili.
La cosa più logica e automatica sarebbe il classico rimborso direttamente in fattura, anche se dovesse una piccola cifra mensile distribuita su più mensilità.
Intanto questa delle tredici mensilità rimarrà nella storia come una delle più brutte e vergognose pagine della telefonia italiana.
Avranno imparato la lezione? Voi che ne dite?