Si torna a parlare dell’ipotesi di una rete unica che nascerebbe dalla fusione tra TIM e Open Fiber il principale operatore di infrastruttura della rete in fibra che abbiamo al momento in Italia, questa era da tempo una delle ipotesi, poi sempre in qualche modo accantonata, per cercare di salvare il principale operatore telefonico italiano dalla crisi in cui da tempo è immerso, rinforzandone le casse e l’immagine.
A rimettere sul tavolo l’ipotesi ci ha pensato il ministro dell’Economia Giovanni Tria che nel corso di un’intervista per Reuters si è detto favorevole alla rete unica con Open Fiber ma lasciando intendere che tutte le parti in causa dovranno decidere liberamente senza troppe interferenze da parte del governo.
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Certamente una rete unica porterebbe efficienza al sistema e da questo punto di vista il governo penso che debba guardare con favore a un’evoluzione in quella direzione – ha dichiarato Tria”.
Dopo il rifiuto da parte di Agcom al piano Netco presentato dall’ex Ad Amos Genish l’opzione fusione Tim-Open Fiber è quella che riscuote nuovamente maggiori consensi anche da parte degli analisti finanziari. E sull’onda del rafforzamento di questa ipotesi il titolo Tim, in picchiata da giorni, oggi ha recuperato tornando a crescere. Dopo aver toccato nuovi minimi a 0,433 euro, le quotazioni hanno invertito la rotta fino al +l’1% a 0,446 euro.