Davvero non c’è pace per Iliad che sta cercando, a questo punto possiamo affermare, faticosamente non solo di affermarsi ma anche di costruirsi praticamente dal nulla una propria rete cellulare di proprietà, infatti il quarto operatore mobile si è visto rifiutare, stavolta dal Comune di Treviso, ben 19 richieste per nuove installazioni di antenne per la ricezione servizio mobile.
Il comune di Treviso, secondo quanto riportato da La tribuna di Treviso, ha intenzione non solo di bloccare nuove installazioni di torri per la telefonia mobile ad Iliad ma ha intenzione di modificare anche quelle installate finora appartenenti agli altri operatori telefonici, con l’intento di sostituirle con altre molto più piccole e meno potenti.
L’idea è quella di salvaguardare il territorio e l’estetica e secondo il comune esistono torri molto più piccole anche se più potenti, però ne servono molte di più e quindi la domanda anche se forse può apparire ingenua: qual’è il vero vantaggio per l’estetica ambientale se comunque ne servono molte di più anche se più piccole?
Quello che ormai sembra certo da tutti questi blocchi che sta ricevendo Iliad e ora anche gli altri operatori è che si voglia dare troppo ascolto alle ultime notizie riguardanti il presunto pericolo delle emissioni elettromagnetiche sulla salute, nonostante gli studi effettuati finora, studi seri e scientifici per intenderci, abbiano dato esito negativo a riguardo.
Insomma si sta cercando, almeno a livello locale di bloccare nuove infrastrutture di rete che sono necessarie allo sviluppo di una rete mobile a banda larga molto più capillare, questo significherà anche rallentare l’arrivo del 5G se le cose dovessero continuare in questo e molti altri comuni dovessero decidere di fare come Treviso e altri comuni.