Il suo creatore, un “certo” Elon Musk, il miliardario un pò filantropo che sta dando grande e nuovo impulso al turismo spaziale grazie ai suoi ingenti investimenti economici oltre al suo essere sempre piuttosto visionario, rivoluzionerà anche la connessione satellitare grazie a Starlink, ma cos’é Starlink e perché segna il grande ritorno della connessione satellitare per tutti?
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Mentre il 2021 si candida come un forte sparti acque nella realizzazione di una rete internet che sia sempre più capillare, stabile ma soprattutto in grado di colmare quel famoso gap che costringe ancora molti a non avere una connessione internet oppure nei casi positivi ad avere a stento un ADSL, farà sempre più parlare di se la nuova visionaria idea di Musk.
Starlink é un grande network ancora in via di sviluppo formato da migliaia di piccoli satellite in orbita a distanza ravvicinata con la Terra, si parla di circa 550 chilometri dal suolo rispetto ai tradizionali 36.000 chilometri di un satellite di tipo geostazionario.
Starlink pare sia composto al momento da ben 4.425 satelliti per garantire una connessione globale e qualche decina di migliaia a progetto concluso -permette di superare i limiti più classici di questo tipo di connettività, ovvero garantisce un accesso a larga banda a latenze contenute.
Starlink: come funziona, quanto costa e quando arriva in Europa
Il network satellitare di Elon Musk é attualmente in fase di sperimentazione per gli Stati Uniti e il Canada dove si sono registrate connessioni anche superiori ai 150Mbit/s con latenze comprese tra i 20 e i 40ms. Il ping è quindi più alto della fibra, ma ben più ridotto rispetto alle comuni connessioni satellitare, che possono arrivare anche a 600 ms.
Se volete approfondire cosa siano ping e jitter potete cliccare questo link.
Il cliente non dovrà fare molto, soltanto installare un’antenna motorizzata e autoriscaldante, per garantire il funzionamento anche a bassissime temperature e posizionarla in un posto dove possa ricevere il segnale satellitare agevolmente.
L’antenna farà il resto: si orienterà automaticamente in direzione del segnale e attiverà la connessione sul router fornito in dotazione. I costi non sono proprio alla portata di tutti – il kit costa 499 dollari e, almeno in Usa e Canada, l’abbonamento mensile richiede 99 dollari – ma la praticità è innegabile.
In una recente conversazione su Twitter, Elon Musk ha fatto sapere di essere pronto ad aprire la beta anche in Europa, forse già da febbraio 2021.
E’ chiaro che questo tipo di connessione, che esiste da anni anche in Italia ma non ha mai raggiunto grandi numeri proprio a causa di una certa instabilità, costi a volte alti e velocità non sempre ottimali, sarebbe un’ottima soluzione perché il segnale satellitare arriverebbe davvero a tutti colmando quindi il famoso gap di zone non raggiunge da fibra ma neanche da adsl ma se i costi continueranno a essere proibitivi non sarà per tutti.
In ogni caso questo tipo di soluzione andrà solamente ad aggiungersi ad altri tipi di tecnologia sempre più sviluppati anche in Italia che ampliano le possibilità quindi non solo fibra ma anche FWA, 5G.
Per quanto riguarda un eventuale sbarco per l’Europa, Musk ha fatto sapere che si attendono le varie autorizzazioni che per il nostro continente non sono univoche quindi i tempi si preannunciano più lunghi ma é senza dubbio in progetto l’arrivo anche da noi tra qualche anno.
Inoltre ci sono già delle location programmate per le stazioni di Terra, come Gravelines – al confine tra Francia e Belgio – che dovrebbe garantire ricezione nel Regno Unito e l’Irlanda. Ma anche Villenave-d’Orbon e Belin-Beliet nella Francia meridionale, che dovrebbero fornire ricezione in Francia, Spagna e parte del Portogallo.